Stampa a caldo su etichette: cos’è e quando si usa?

Gli esperti di marketing e comunicazione, riconosco il potere di un’etichetta ben realizzata. Più le informazioni risultano chiare e leggibili, più gli elementi decorativi sono evidenti, più è semplice riuscire ad attirare l’attenzione dei propri clienti.

Gli utenti moderni sono abituati ad enormi quantitativi di prodotti, sono abituati a compiere scelte basate anche sull’estetica.
La stampa a caldo, una tecnica di stampa per etichette particolarmente interessante, potrebbe essere la chiave per catturare lo sguardo dei clienti.

La stampa a caldo fa affidamento ad alcuni elementi fondamentali, necessari affinché i colori risultino decisamente più brillanti. Attraverso tecniche specifiche, le etichette stampate a caldo riescono a risultare percepibili anche al tatto, quasi fossero in rilievo.
Questa particolarità, permette sicuramente di distinguersi dalla media generale e guadagnarsi il favore dei futuri acquirenti.

Vediamo insieme cosa si intende esattamente per stampa a caldo, com’è nato questo metodo di produzione e quando si utilizza.
In questo modo, scoprirete come adattarlo ai vostri prodotti, valorizzandoli correttamente e come meritano. Iniziamo!

Ma che cos’è la stampa a caldo?

La stampa a caldo, conosciuta anche come “hot foil” o “foil a caldo”, rientra tra le principali nobilitazioni delle etichette.
In Italiano, nobilitare significa arricchire con elementi pregiati, cambiare l’aspetto di un elemento per trasformarlo in una versione migliore e “pregiata”.

La stampa a caldo fa esattamente questo, nobilita l’etichetta e la rende più viva e apprezzabile – sia al tatto che alla vista.
L’utilizzo di questa tecnica di stampa, permette di ottenere una lunga serie di effetti diversi, che cambiano in relazione al tipo di lamina utilizzato. Nei prossimi paragrafi, ci soffermeremo sulla tecnica di realizzazione della stampa a caldo, e sui singoli passaggi necessari alla produzione. Vedremo quindi quali sono gli effetti e le lamine coinvolte.

In linea generale, la stampa a caldo permette di realizzare etichette adesive di qualità superiore alla media. Qualunque sia il metodo scelto, riuscirete ad ottenere un prodotto finale degno di nota, ricco di particolari ed elementi attrattivi.

Come nasce la stampa a caldo

L’origine ufficiale della stampa a caldo è associata alla figura di Ernest Oeser, un famoso inventore tedesco. Nel 1892, Oeser fu il primo ad ottenere il brevetto per un macchinario adatto alla stampa a caldo, iniziando la sua personalissima produzione.

La diffusione di questa tecnica ebbe inizio negli anni ’50, fino a diventare estremamente popolare negli anni ’70.
Ad oggi, molti elementi sono stati modificati e velocizzati, ma l’effetto è rimasto invariato: una stampa elegante e luminosa, che conferisce bellezza a tutto il foglio.

Ideologicamente, invece, la storia della stampa a caldo è associata all’antica arte della doratura.
Nell’antichità, non era insoluto sfruttare sottili fogli d’oro per impreziosire oggetti e elementi d’arredo. I primi manoscritti, sfruttavano l’oro per la realizzazione di dettagli e miniature per le copertine dei singoli libri.

Oggi, non utilizziamo più i fogli d’oro – eccessivamente costosi – ma materiali più economici che permettono di ottenere un effetto molto simile, ugualmente luminoso e particolare.

Come si realizza la stampa a caldo

Il processo di realizzazione della stampa a caldo fa affidamento a tecniche di pressatura e calore (come si intuisce facilmente da nome).
In breve, una determinata immagine viene trasferita da una pellicola ad una superficie – l’etichetta – grazie all’aiuto di una pressa riscaldata. L’immagine da riprodurre è stata precedentemente incisa sulla pressa, così da ottenere una perfetta riproduzione di stampa.

L’intero processo, è adatto a qualsiasi tipo di superficie. Dal vetro alla carta, la stampa a caldo può essere utilizzata per personalizzare elementi anche molto diversi tra loro.
Le etichette rientrano sicuramente tra le superfici più scelte, dove l’effetto della stampa è evidente e di facile realizzazione.

Le lamine che consentono il trasferimento dell’immagine, sono spesso disponibili in diverse qualità. Le classiche lamine metallizzate sono sicuramente le più usate, ma sono presenti anche lamine opache, perlate, olografiche o brillantinate.

Si ha quindi la possibilità di selezionare il metodo preferito, optando per soluzioni funzionali ma particolari.

Quali sono i vantaggi e punti critici

Uno dei vantaggi principali della stampa a caldo, riguarda sicuramente l’alto livello di personalizzazione e la qualità di stampa.
L’immagine viene riprodotta fedelmente ed è leggermente in risalto, così da attirare subito l’attenzione dei consumatori.

L’effetto luminoso conferisce eleganza e raffinatezza, tanto da valorizzare e nobilitare anche lo stesso prodotto.
Non a caso, la stampa a caldo per etichette è spesso scelta per la realizzazione di etichette da vino, che hanno bisogno di un certo tipo di eleganza.

Le informazioni principali vengono riportate con chiarezza e il risultato finale è senz’altro soddisfacente. Chi cerca un metodo per migliorare l’aspetto generale del proprio prodotto, potrebbe trovare nella stampa a caldo un fedele alleato.

L’unico elemento critico che sentiamo di citare, è la difficoltà nella creazione di sfumature o dettagli eccessivamente piccoli. Affidandosi ad una pressa e dovendo incidere l’immagine in precedenza, la stampa a caldo non riesce a riportare sfumature troppo complesse o elementi troppi piccoli.

Tuttavia, l’effetto finale sarà in grado di farvi dimenticare qualsiasi dettaglio mancante.

A che tipo di prodotti si adatta

Concludiamo la nostra guida alla scoperta della stampa a caldo, indicando i principali prodotti di produzione. Cerchiamo di capire quali sono gli oggetti su cui è possibile stampare a caldo e quali sono i vantaggi associati.

Un packaging realizzato con stampa a caldo è sempre una scelta interessante per i vostri prodotti. La scatola esterna, il primo elemento attrattivo per il clienti, può aiutarvi ad ottenere più acquirenti del previsto.
Lo stesso vale anche per le etichette, che possono facilmente essere realizzate tramite la tecnica della stampa a caldo.

Noi utilizziamo un’altra tecnologia per limitare i costi

Etichettesprint utilizza invece per la sovrastampa di oro e argento una recentissima tecnologia a toner microfine con pagliuzze metalliche che, pur non garantendo la stessa lucentezza della lamina a caldo, permette di nobilitare anche piccole tirature e a costi molto più contenuti della stampa a caldo.

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